Il disegno è composto da un foglio bianco A3 e 3 fogli di carta da lucido A4. Il motivo di questa scelta è legato al desiderio di distaccarsi dal tradizionale disegno su carta e poter dare anche un’effetto di profondità. Su questi tre fogli di carta da lucido sono ordinatamente riportati elementi diversi. Nel primo foglio, partendo dal fondo, troviamo lo sfondo: da una parte le casupole di un lager e dall’altra accenni di dune di sabbia. Sopra a questo livello troviamo ciò che è situato in un secondo piano. Possiamo notare, a sinistra un bambino che indossa un leggero pigiama a righe, a destra due bambini, noi avevamo pensato ad un fratello e una sorella, dove il più grande dei due è intento a tenere in mano una barchetta di carta.su questo stesso piano, sono inoltre disegnati i fiori azzurri, simbolo della speranza, uno più distante, l’altro tenuto in mano dalla bambina stessa. Nell’ultimo foglio, troviamo le cose in primo piano. Abbiamo deciso di metterle in questo ultimo foglio perché vincolato le azioni di chi è raffigurato. Nel primo disegno troviamo il filo spinato e il treno, simboli di reclusione, paura e pericolo per gli ebrei. Mentre nel secondo troviamo il mare simbolo anch’esso di paura, per i migranti, ma allo stesso modo di speranza. *Unendo questi tre fogli possiamo ammirare un’unico disegno, in cui si possono notare condizioni diverse: a sinistra prigionia e infelicità, a destra preoccupazione e paura, espressa dalla bambina ma anche curiosità e speranza espressa dal bambino.* Abbiamo scelto questa frase, tratta dal diario di Anna Frank, sia per la sua contemporaneità, sia perché lascia in chi guarda un motivo di riflessione.
Ringraziamo di aver partecipato a questo concorso, che ci ha permesso a noi per primi, di riflettere su questo tema.